Calabria, terra dalle mille sorprese. Fra queste troviamo in provincia di Cosenza, sul Mar Tirreno, Fuscaldo, piccolo paese di circa novemila abitanti, arroccato su un belvedere, fatto di pietra e unico per i suoi cento portali, testimonianza del fatto che questo borgo era un’importante scuola per gli scalpellini calabresi.
Le informazioni sull’origine del centro sono poche: alcuni fanno risalire le sue origini alla famiglia osco-umbra oppure dell’ Enotria, altri ai greci venuti da Sibari.
Il nome del paese deriverebbe dal latino fons calidus, "fonte calda" (in riferimento alle fonti termali presenti in zona) oppure secondo altri deriverebbe dal nome medievale di persona Foscoaldus.
Fuscaldo punta principalmente su due prodotti, le alici e il finocchietto.
Le alici sono ingredienti di alcuni ottimi e semplici primi piatti, nonché di una pizza rustica a base di maiale e farcita con salsiccia, uova sode, pecorino grattugiato e fresco.
A fine pasto, da non perdere il “Dolce di Vienna da Fuscaldo”: il suo nome rievoca la storia e la figura di Vienna, originaria del posto e madre di San Francesco di Paola.
Dalle rigogliose terre calabresi e proprio in particolare da Fuscaldo, il finocchietto selvatico è lavorato per farne un liquore dal gusto inconfondibile e dal colore verde intenso, con proprietà digestive e qualità aromatiche veramente inedite. Ottimo per preparare aperitivi stuzzicanti oppure sorseggiato da solo, a fine pranzo. Provare per credere…